Gentile lettore,
La salute, è ben noto, dipende da una sana alimentazione e comincia con una buona prima colazione. Questa, infatti, grazie all’apporto bilanciato dei diversi nutrienti, ha il compito di fornire l’energia necessaria a tutto il corpo, in particolare ai muscoli e al cervello, per ripartire al meglio dopo una notte di sonno ristoratore. Una sana prima colazione aiuta anche ad aumentare il senso di sazietà durante tutto il giorno, favorendo la regolarità dei pasti.
Una corretta prima colazione dovrebbe, innanzitutto, rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- deve essere consumata regolarmente, ossia tutti i giorni;
- è necessario che sia completa, cioè deve fornire liquidi, zuccheri, proteine, grassi, vitamine e sali mineral;
- è meglio che sia varia, mai uguale al giorno precedente, per non correre il rischio di annoiarsi e saltarla, a meno che non si abbia una particolare predilezione, anche solo psicologica, per alcuni alimenti senza i quali non si farebbe;
- deve essere equilibrata e sostanziosa, perché deve fornire circa il 15-20% delle calorie totali giornaliere;
Una colazione con solo uova, pancetta o bresaola non è la soluzione ottimale, per quanto gustosa e gradita. Dal punto di vista nutrizionale, infatti, è incompleta perché manca la quota di carboidrati, fondamentali per rispristinare le riserve di zuccheri (glicogeno muscolare ed epatico) consumate durante il digiuno notturno.
Nel corso della notte, infatti, la glicemia si abbassa e, dunque, al mattino va “ripristinata” al più presto per essere subito lucidi ed efficienti. Non assumere carboidrati comporta il rischio di ipoglicemia. Il nostro corpo è come una macchina che necessita, proprio al mattino, di fare rifornimento, e i carboidrati rappresentano la ‘benzina’ ideale per essere efficienti e reattivi. Il glucosio, inoltre, in condizioni fisiologie, è, il “carburante” esclusivo utilizzato dalle cellule del nostro Sistema Nervoso Centrale.
Per chi, predilige una colazione salata, sarebbe opportuno fare alcuni aggiustamenti.
La bresaola è sicuramente più indicata, del bacon e di altre carni conservate, non solo per il minore contenuto di grassi, ma anche per il suo maggior contenuto di proteine e aminoacidi (i mattoncini che costituiscono le proteine) ramificati (BCAA), tanto ricercati, il più delle volte eccessivamente e immotivatamente, dagli sportivi da assumerli come integratori.
La bresaola della Valtellina IGP contiene appena 2 g di grassi per 100 g di prodotto (di cui solo 0,72 saturi).
Per quanto riguarda le uova poi sarebbe meglio cuocerle alla coque per aumentarne la digeribilità. Inoltre, poiché anche le uova sono una fonte di proteine (albume) e grassi (tuorlo) si potrebbero eventualmente alternare alla bresaola o consumarle insieme ma riducendo le quantità di uno o entrambi gli alimenti. In ogni caso, anche se si sceglie una colazione “salata”, bisogna sempre aggiungere una quota di carboidrati (pane tostato/crostini), fette biscottate, eventualmente anche con marmellata o miele, e biscotti secchi, altrimenti la colazione risulta sbilanciata e priva di carboidrati, indispensabili per avere le giuste scorte di energia (glucosio) a livello muscolare e celebrale. I Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN), pubblicati nel 2014, indicano in 50 grammi la porzione giornaliera di bresaola, e di carne conservata in genere, senza eccedere nella frequenza settimanale di consumo. Per tale motivo sarebbe meglio alternare la colazione salata con la classica colazione all’italiana (latte, caffè, yogurt, biscotti, cereali integrali, pane o fette biscottate accompagnate con miele o marmellata).
Unico aspetto da tener presente è la varietà in quanto nessun alimento fornisce tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, per cui è fondamentale variare quanto più possibile e compiere scelte diverse, anche a colazione.